La Regina Sibilla

Ultima modifica 2 aprile 2023

Durante il regno di Ruggero, sorsero in Caltabellotta la chiesa di S. Pellegrino, con l'eremo annesso, la chiesa del Salvatore ed una dedicata alla Madonna della Raccomandata (chiesa di S. Francesco di Paola). In quegli anni probabilmente fu costruito anche il Castello che fu poi rifugio della regina Sibilla e del figlio Guglielmo III, contro la prepotenza di Enrico VI di Svevia, Castello oggi ridotto in rovina.
Era, infatti, stato eletto successore in Sicilia col favore della nobiltà siciliana e normanna Guglielmo III minorenne sotto la tutela della madre Sibilla. Enrico VI, però, come sposo di Costanza (unica erede della dinastia normanna in Sicilia), pretese il regno; così alla morte di Tancredi, la regina Sibilla ed il figlio si rifugiarono nel Castello di Caltabellotta fortezza ritenuta inespugnabile. Enrico VI però anziché assediare Caltabellotta attirò la regina ed il figlio a Palermo con l'inganno. Egli infatti promise loro la contea di Lecce ed il principato di Taranto; in realtà li fece arrestare ed esulare come prigionieri in Germania.

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La Regina Sibilla nel Castello di Caltabellotta prega gli apostoli Pietro e Paolo.

1 - Il castello di Caltabellotta.
2 - Enrico VI riceve i messi di Palermo alla Favara. La regina Sibilla nel Castello di Caltabellotta.

Miniature del 1195 (dal Caeme di Pietro Da Eboli, ed istituto storico Italiano)


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